Modello di integrazione socio sanitaria nella presa in carico dei pazienti con disordini della coscienza
posted by Fondazione San Raffaele il 7 giugno 2013La Fondazione San Raffaele di Ceglie Mess.ca, ha siglato un protocollo d’intesa con la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, per la realizzazione del Progetto di ricerca “Modello di integrazione socio sanitaria nella presa in carico dei pazienti con disordini della coscienza”.
I progressi scientifico-tecnologici e il miglioramento delle cure nei reparti di terapia intensiva hanno portato ad un graduale aumento del numero dei pazienti che sopravvivono a gravi cerebrolesioni acquisite (GCA) e alla successiva fase di coma. Tra questi pazienti, alcuni riescono ad avere un moderato recupero funzionale, mentre in altri persistono quadri clinici con differenti livelli di gravità, tra i quali vi sono lo Stato Vegetativo (SV) e lo Stato di Minima Coscienza (SMC), conosciuti complessivamente come Disturbi della Coscienza (DOC).
“Il progetto a cui partecipa la Fondazione San Raffaele vuole sviluppare e sperimentare un modello che garantisca la continuità della presa in carico – spiega la dottoressa Crocifissa Lanzillotti, responsabile dell’Unità per la Gravi Cerebrolesioni Acquisite -, attraverso il miglioramento dell’integrazione all’interno dei servizi sanitari e tra questi e i servizi sociali, per i pazienti con DOC”.
Analisi dei modelli di presa in carico attualmente disponibili in Italia, costruzione del nuovo modello INCARICO, valutazione finale, queste le ter fasi in cui è stato suddiviso il progetto.
“Per garantire la trasferibilità dei risultati e la fattibilità stessa dello studio il progetto INCARICO – conclude la dottoressa Lanzillotti – , intende avvalersi di un ampio network di partner per documentare in modo esaustivo le esigenze dei pazienti con DOC e dei loro familiari coinvolti nella cura, e per garantire una rapida diffusione sul territorio nazionale dei risultati ottenuti”.